“L’insegnamento di Musashi è innanzitutto una filosofia” – Iwami soke

Articolo tradotto da Valérie de Berardinis e Luigi Filotico

In occasione dello stage organizzato da Nguyen Thanh Thiên, abbiamo incontrato il maestro Toshio Iwami, 11imo successore del Hyoho Niten Ichi-Ryu, la scuola del leggendario Miyamoto Musashi. Ne abbiamo approfittato per porgli alcune domande:

Nguyen Thanh Thiên: Come si svolge l’insegnamento nell’ambito della vostra scuola?

Maestro Iwami: Innanzitutto gli allievi devono impare il kokoro, il cuore. Fino a quando non hanno imparato il kokoro, non hanno il diritto di prendere la sciabola. Un tempo, l’allievo imparava nel dojo le tecniche con una sola sciabola, detta Ito. Oggi al dojo, delle tecniche di Ito, ne studiamo 7 diverse, non una di più. Le tecniche con due sciabole, Nito, erano okuden, segrete :  il Maestro non le insegnava nel dojo ma in privato. È solo recentemente che le tecniche Nito sono state svelate nel dojo e mostrate in pubblico. Qualche anno fa, ho conosciuto Philippe. Gli ho fatto il keiko, allenamento, in Giappone. Grazie ai numerosi keiko che ha ricevuto, abbiamo potuto questo anno organizzare un stage qui in Francia.

Nguyen Thanh Thiên:  Quanti tipi di tecniche sono insegnate nella vostra scuola?

Maestro Iwami: Esistono diverse categorie:  tecniche ad una sciabola, tecniche a due sciabole, Kodachi (sciabola corta) Ju-jitsu, Jitte (arma ad una mano che permette di bloccare una sciabola e di rompere la sua lama), Bo-jitsu (bastone). I fondamentali sono gli stessi, le tecniche di base sono simili. Nel dojo, studiamo principalmente Ito, Nito e Kodachi (sciabola lunga, due sciabole, e sciabolina corta). Ciascuno di noi abita in una regione differente del Giappone. Facciamo parecchie centinaia di chilometri ogni settimana per allenarci insieme.

Nguyen Thanh Thiên: Come vi spostate con la sciabola in mano? Si tratta di un modo di camminare normale o un spostamento particolare?

Maestro Iwami: Ci spostiamo secondo il modo naturale professato da Musashi.

Musashi funzionava spostandosi con il piedi arcuato. Nella maggior parte delle scuole, nel dojo, il praticante cammina sulla pianta dei piedi. Ma nella natura, per camminare arcuiamo il piede,  con gli alluci sollevati. Teniamo sempre in mente che l’avversario potrebbe attaccarci ad ogni momento e che dobbiamo sempre tenerci pronti.

Nguyen Thanh Thiên: Durante uno dei suoi duelli, Musashi ha lanciato la sua sciabola corta sul suo avversario. Era questa una delle tecniche insegnate nella sua scuola?

Maestro Iwami: Musashi insegnava che nel duello tute le armi possono essere utilizzate. Durante il suo duello col Meijin(Grande Maestro) del kusarigama (tipo di falce di cui il manico si conclude per una catena zavorrata da una piccola massa in metallo) non potè muovere la sua sciabola a causa della doppia minaccia costituita in questa arma dalla lama della falce e dalla massa di ferro. Lanciò allora il suo kodachi (sciabola corta) sul suo avversario e lo colpì con la sciabola lunga. Vinse così il combattimento grazie ad una reazione completamente naturale ed opportuna.

Nguyen Thanh Thiên: Mi sembra di capire che Musashi utilizzazze molto il Jitte?

Maestro Iwami: Il padre di Musashi, Munisaï, era un meijin (Grande Maestro) di Jitte. Naturalmente Musashi ha appreso il Jitte da suo padre. All’epoca di Musashi, il hyoho (La via della Strategia) è un’arte marziale generica : ha quindi imparato la sciabola, il bastone, il jitte, ed il taïjutsu, o Ju-Jitsu, le tecniche di corpo-a-corpo.

Nguyen Thanh Thiên: Così Musashi utilizzava anche delle tecniche di Ju-Jitsu?

Maestro Iwami: Le tecniche sono importanti. Ma l’anima dell’insegnamento di Musashi è la filosofia che si libera del Gorin No Sho (Il Trattato delle Cinque Ruote, o Elementi) il lavoro più conosciuto di Musashi. Si tratta di un libro che si può leggere e rileggere all’inifinito:  un’idea nuova spunta ad ogni lettura e ciascuno ne trae un’ispirazione differente.

Nguyen Thanh Thiên: Quale è la strategia insegnata nella vostra scuola?

Maestro Iwami: Nella nostra scuola, abbiamo il Hyoho di Kizen (Kizen no Hyoho)

Non attacchiamo mai per primi. Bisogna prepararsi bene e cogliere l’attimo nel quale l’avversario comincia l’offensiva. Avendo preparato questo momento, lo adoperiamo per colpire. Se l’avversario esita ad attaccare, dobbiamo dargli l’impressione di non essere pronti o di essere deboli per spingerlo a prendere l’iniziativa. Nel momento in cui l’avversario va all’attacco, cogliamo l’istante propizio e rispondiamo. Questa tecnica si chiama Kizen no Hyoho o Sensen no Sen che non è che un problema di strategia, ma proprio un modo di vivere, di comportarsi, di agire secondo la situazione, con o senza sciabola. Quando afferrate completamente ciò che il vostro maestro vi ha insegnato, penetrate il vero cuore, il kokoro, dell’essere umano.

Nguyen Thanh Thiên: Quale è la relazione col buddismo?

Maestro Iwami: Un Samurai deve essere pronto a morire in qualsiasi momento. Il Bushido (Via marziale) è una preparazione alla morte. Ma anche le donne o i bambini possono essere pronti ad affrontare la morte. Per Musashi, la differenza è che un samurai o un Bushi (uomo della Via marziale) deve sempre vincere, sempre essere pronto, ed in altre parole, deve sempre vivere e sopravvivere. Questo insegnamento corrisponde a quello del buddismo.

Nguyen Thanh Thiên: Perché avete scelto di praticare questa scuola?

Maestro Iwami: Dopo avere letto il Gorin No Sho, ne ho voluto studiare le tecniche ed il kokoro, il cuore. Una trentina di anni fa ho contattato il discendente di MIYAMOTO Musashi, che però non pratica. Mi ha orientato verso il successore della decima generazione della scuola Nito, e sono diventato in seguito il suo discepolo.

Nguyen Thanh Thiên: La scuola è aperta a tutti ? Quali sono le condizioni di ammissione?

Maestro Iwami: Sì, è aperta a tutti e non abbiamo mai rifiutato nessuno. L’insegnamento di Musashi è un insegnamento valido per il Mondo intero. Qui in Europa, se volete imparare questo insegnamento, avete bisogno dell’autorizzazione di Philippe. Contattate Philippe, per favore.

Nguyen Thanh Thiên : Che cosa ne pensa dello stage che avete diretto?

Maestro Iwami: Apprezzo molto gli sforzi degli organizzatori dello stage che si è tenuto a Saint-Brice sous Forêt, Val d’Oise, dal 14 al 17 Ottobre scorsi. Grazie agli sforzi di Philippe NGUYEN Thanh Thiên e dei membri della sua scuola, così come con la cooperazione del Sindaco Alain LORAND, ho potuto aprire l’insegnamento di MIYAMOTO Musashi all’Europa.

Dalla sua entrata nel mondo di Hyoho Niten Ichi Ryu, Philippe ha sempre praticato seriamente e sinceramente. È venuto in Giappone parecchie volte e ha sopportato dei keiko (allenamenti), estremamente duri. Ciò che mi ha mostrato durante questi keiko mi ha dato fiducia in lui. L’ho quindi autorizzato ad organizzare questo stage. Fu un grande onore per me di avere avuto, in occasione di questo stage, la possibilità di conoscere i corsisti ed il loro atteggiamento molto sincero e serio durante il keiko. Devo a Musashi la fortuna di questi eccezionali incontri umani. Spero che tutti i corsisti continuino a praticare il keiko di Hyoho Niten Ichi Ryu. Do loro appuntamento per il prossimo stage dal 6 al 9 Ottobre 2005 nello stesso luogo, Saint-Brice sous Forêt, in Francia.

Nguyen Thanh Thiên: Quali consigli dareste ad un praticante?

Maestro Iwami: Musashi ha scritto nel suo lavoro maggiore, il Gorin no sho, che il keiko di un migliaio di giorni si chiama Tan ed il keiko di diecimila giorni si chiama Ren. Mille giorni rappresentano 3 anni e diecimila giorni, 30 anni. Che ciò sia tre o trenta anni, dobbiamo continuare il keiko senza arresto. Questo è un punto molto importante:  perseverare senza tregua nel keiko. Coraggio!

PDF